mercoledì 7 gennaio 2009

Microsoft, 15000 licenziamenti in vista?



Steve Ballmer, il successore di Bill Gates alla guida della Microsoft, annuncerà a Las Vegas, in occasione del Ces (8-11 gennaio), il più grande show mondiale dell'elettronica di largo consumo, il lancio del nuovo sistema operativo Windows. Ma decine di migliaia di analisti ed esperti, di reporter e economisti che si sono dati appuntamento al Ces, si aspettano da Ballmer soprattutto una risposta su alcune voci che da giorni turbano il mondo dell'informatica: è vero che la Microsoft si appresta a varare i primi licenziamenti in quasi 34 anni di storia aziendale?
É forse possibile, come ha scritto "Fudzilla", un blog su temi tecnologici, che il gigante del software si appresta a mandare a casa 15 mila persone, cioè il 17 per cento dei suoi 90mila dipendenti? Dal quartiere generale di Redmond, i collaboratori di Ballmer si rifiutano di confermare o smentire le indiscrezioni. Secondo "Fudzilla", le cui notizie sono state subito riprese da altri organi di stampa, l'operazione scatterebbe il 15 gennaio e coinvolgerebbe soprattutto il portale del gruppo, Msn, e le attività in Europa, Medio Oriente e Africa.
Era inevitabile che anche la Microsoft risentisse della violenta recessione americana e mondiale, che ha portato a un brusco calo della domanda dei consumatori. E il 2008 è stato un anno difficile per Ballmer, che non è riuscito a portare a termine l'acquisto del motore di ricerca Yahoo e ha visto una flessione in percentuale degli utilizzatori di Windows rispetto a Apple e del browser Explorer rispetto a Mozilla.
Ma l'entità dei licenziamenti di cui si parla - 15mila - è considerata sproporzionata. "A meno che non ci sia stato un calo drammatico del fatturato negli ultimi due mesi, non vedo perché la Microsoft debba ridurre i costi in maniera così drastica", ha osservato Henry Blodget, il più famoso analista di Wall Street ai tempi della "new economy", commentando le voci.
Secondo Blodget, i margini di guadagno del gruppo sono anche buoni (specie nel settore di XBox e dei giochi elettronici) e gran parte dei redditi sono legati a contratti pluriannuali.
"Se ci fossero tagli così massici nel numero dei dipendenti - ha continuato - sarebbe solo per una decisione della Microsoft di chiudere alcune attività produttive. E in caso di ristrutturazione del business, invece, alcuni settori, come Msn, verrebbero venduti invece di essere chiusi". Un'altra ipotesi, ovviamente, è che Ballmer voglia cedere Msn e le sue operazioni online a Yahoo in cambio di una partecipazione in quel gruppo.

(da pcworld.it)

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